Nostalgiche impressioni

Vite di abitudini.
Tre lancette che rincorrono quei dodici numeri.
Le auto che sfrecciano, s’arrestano d’un colpo e ripartono.
Clacson, gomme ed asfalto. Vite dentro colorate carrozzerie.
Occhi negli occhi. Marroni, blu, verdi occhi dietro tutti i vetri colorati.
Cravatte e pantaloni.
Giacche scure e tute blu. Le divise marciano tese sulla schiena.
Finta serietà salta fuori da impellicciate valigiette marroni.
Finti sorrisi.
Finte amicizie.
Vite finte e vere tristezze.

Vite di tramonti rossi e panchine solitarie.
Nessun ticchettio sul polso.
Vite immerse nel silenzio, tra foglie verdi e margheritine.
Vite riflesse sopra l’immenso blu, tre le stelle e la luna un pò sfocate.
Gambe che s’intrecciano insabbiate.
Abbracci che sprofondano in colorate pashmine.
Occhi lucidi e pieni di luce, occhi negli occhi.
Cuori e battiti.
Sinceri sorrisi.
Sincere amicizie.
Vite vere e vero amore.

Lina Maria Laface

Gli spazi del cuore

Non puoi costringere nessuno a rimanere nella tua vita.
E non puoi imporre a nessuno la tua presenza nella loro.
I sentimenti non sono forzature, imposizioni, obblighi o peggio abitudini.
Nel cuore di ciascuno di noi c’è posto per tanta gente, ma nessuno deve scavare, arrampicarsi, graffiare le pareti dei cuori altrui.
Non sempre ci si piace al primo colpo, spesso alcuni fanno ricredere, altri invece ci deludono dopo tanti anni.
Il cuore è un via vai di sentimenti, un groviglio di centinaia di persone che s’incontrano ogni giorno…la fermata di un pullman, dai.
Il bene è un’alchimia che non ha bisogno di spazi assegnati o prestabiliti.
Chi davvero conta crea uno spazio nella sua vita per te, senza nulla a pretendere.

Lina Maria Laface

Cemento di ricordi e mattoni di sensazioni

I rapporti non si costruiscono. Non si impongono. Non devono essere coltivati.
Sono piante selvatiche, sono motivi autonomi.
Nascono spontaneamente, come l’erba in un prato.
Sono affinità che sbocciano per caso. Margheritine di primavera.
Non c’è impegno o particolare cura. Nè troppe parole o spiegazioni.
I rapporti genitoriali, amicali, fraterni, amorosi che siano, non hanno costanti.
Non hanno regole nè misure.
Nascono, crescono e possono, purtroppo, morire.
Niente li può o deve legare. Devono avere le briglie sciolte, come un cavallo al galoppo.
Lasciate stare i paragoni stupidi con la costruzione di una casa. Lì dentro c’è ferro. Un freddume spaventoso.
I rapporti umani, per fondamenta, hanno la sincerità. Il loro cemento sono i ricordi ed i mattoni, che li tengono sù, sono  le sensazioni.
Questi sono rapporti veri, indistruttibili oltre il tempo ed ogni luogo. Per sempre.

Lina Maria Laface

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